Classi di Fuoco ed Estintori: La Guida Completa per Scegliere Quello Giusto (e Salvarsi la Vita)
Introduzione: Perché non tutti gli incendi sono uguali
Immagina di trovarti di fronte a un principio di incendio in cucina o nel locale server della tua azienda. L’istinto ti dice di afferrare il primo estintore disponibile e premere la leva. Ma fermati un attimo: sai cosa sta bruciando? E soprattutto, sai se l’estintore che hai in mano spegnerà le fiamme o, peggio, causerà un’esplosione?
Nel mondo della sicurezza antincendio, la regola numero uno è che non tutti i fuochi sono uguali. La normativa europea (UNI EN 2) suddivide gli incendi in diverse Classi di Fuoco in base alla natura del combustibile. Capire questa distinzione non è solo roba da tecnici: è una competenza fondamentale per chiunque, dal responsabile della sicurezza aziendale all’amministratore di condominio, fino al padre di famiglia.
In questo articolo, noi di CR Fire analizzeremo nel dettaglio tutte le classi di fuoco (dalla A alla F, passando per la particolare “ex classe E”) e ti spiegheremo esattamente quale estintore utilizzare per ogni scenario, per garantire la massima sicurezza a Napoli, Caserta e ovunque tu ti trovi.

Che cosa sono le Classi di Fuoco?
Le classi di fuoco sono categorie standardizzate che identificano il tipo di combustibile che sta bruciando. Questa classificazione è essenziale perché l’agente estinguente (la sostanza dentro l’estintore) agisce in modo chimico e fisico diverso a seconda del materiale. Usare l’acqua su un incendio elettrico o su olio bollente può essere fatale.
Vediamo nel dettaglio le 6 tipologie principali.
Classe A: Incendi di Materiali Solidi
La Classe A è forse la più comune, quella che storicamente associamo al fuoco “tradizionale”.
Caratteristiche
Riguarda gli incendi che interessano materiali solidi, generalmente di natura organica, la cui combustione avviene con la formazione di braci. Parliamo di:
- Legno e derivati (carta, cartone, truciolato).
- Plastica e Gomma (pneumatici, isolanti).
- Tessuti (cotone, lana, sintetici).
Questi incendi sono definiti “secchi”. La loro particolarità risiede nel fatto che bruciano sia con fiamma viva sia sotto forma di brace incandescente, che può covare sotto la cenere e riaccendersi se non raffreddata adeguatamente.
Quale estintore usare per la Classe A?
L’obiettivo qui è duplice: spegnere la fiamma e raffreddare la brace.
- Estintori a Polvere: Sono molto efficaci perché la polvere crea una crosta sul materiale che soffoca la fiamma e inibisce la combustione.
- Estintori a Schiuma: Ottimi perché penetrano nel materiale solido e raffreddano la superficie, prevenendo la riaccensione.
- Estintori idrici (Acqua): L’acqua è l’agente raffreddante per eccellenza per la classe A, ma attenzione: non deve essere usata se c’è presenza di elettricità vicina.

Classe B: Incendi di Liquidi Infiammabili
Qui entriamo in un territorio molto pericoloso, tipico di garage, officine, stazioni di servizio e industrie.
Caratteristiche
La Classe B identifica gli incendi generati da liquidi infiammabili o solidi che si liquefanno col calore. Gli esempi principali sono:
- Idrocarburi: Benzina, gasolio, cherosene.
- Solventi chimici: Alcol, vernici, diluenti.
- Cere e paraffine.
La pericolosità della Classe B sta nella volatilità. Spesso non è il liquido in sé a bruciare, ma i vapori che esso emana a contatto con l’ossigeno. Questi incendi hanno un alto potere calorifico e si propagano con estrema rapidità.
Quale estintore usare per la Classe B?
ATTENZIONE: Mai usare getti d’acqua diretti. L’acqua è più pesante della benzina; se la getti sopra, il liquido infiammabile galleggerà sull’acqua e si spanderà ovunque, allargando l’incendio.
- Estintori a Schiuma: La scelta migliore. La schiuma è leggera, galleggia sul liquido infiammabile e crea un “tappo” ermetico (effetto coperta) che separa il combustibile dall’ossigeno, soffocando l’incendio e impedendo l’emissione di vapori.
- Estintori a CO2 (Anidride Carbonica): Efficaci per piccoli focolai o in ambienti chiusi, agiscono per soffocamento e raffreddamento, senza lasciare residui.
- Estintori a Polvere: Molto efficaci per l’abbattimento rapido delle fiamme.
Classe C: Incendi di Gas Infiammabili
Gli incendi di Classe C sono tra i più temuti a causa del rischio immediato di esplosione.
Caratteristiche
Riguarda gli incendi scaturiti da gas infiammabili come:
- Metano (gas di città).
- GPL (Gas Propano Liquido).
- Idrogeno, Acetilene, Butano.
Questi incendi si presentano spesso come un “getto di fuoco” che esce da una tubatura o una valvola rotta.
Quale estintore usare per la Classe C?
L’approccio qui deve essere cauto. Spegnere la fiamma senza chiudere l’erogazione del gas può essere pericoloso: se il gas continua a uscire senza bruciare, saturerà l’ambiente creando una miscela esplosiva che potrebbe detonare alla minima scintilla.
- Estintori a Polvere: Sono gli unici veramente efficaci per la Classe C. La polvere agisce chimicamente interrompendo la reazione a catena della combustione. Consiglio di sicurezza: Prima (o mentre) si usa l’estintore, è imperativo intercettare e chiudere la valvola di alimentazione del gas.

Classe D: Incendi di Metalli Infiammabili
Questa è una classe speciale, spesso ignorata dai non addetti ai lavori, ma cruciale in ambiti industriali siderurgici o laboratori chimici.
Caratteristiche
La Classe D comprende gli incendi che derivano da metalli infiammabili. Contrariamente a quanto si pensi, alcuni metalli possono bruciare, e lo fanno a temperature elevatissime (anche oltre i 2000°C). Esempi:
- Magnesio e Potassio.
- Sodio.
- Alluminio in polvere.
- Titanio e Zirconio.
Quale estintore usare per la Classe D?
DIVIETO ASSOLUTO DI ACQUA E SCHIUMA. Alcuni metalli, come il sodio o il magnesio, reagiscono violentemente con l’acqua scindendo la molecola H2O e liberando idrogeno, causando vere e proprie esplosioni. Anche gli estintori a polvere standard (ABC) sono inefficaci.
- Estintori per metalli (Polveri Speciali): Si devono usare estintori caricati con polveri specifiche (solitamente a base di cloruro di sodio o polveri L2 e M28). Queste polveri fondono a contatto col metallo, creando una crosta che isola il metallo dall’aria e disperde il calore.
Ex Classe E: Incendi di Natura Elettrica
Tecnicamente, la normativa EN 2 non prevede più la “Classe E” come categoria a sé stante, poiché l’elettricità è una causa di innesco o un fattore di rischio, non un combustibile. Tuttavia, nel gergo comune e per chiarezza operativa, si parla ancora di Ex Classe E per indicare incendi di apparecchiature elettriche sotto tensione.
Caratteristiche
Parliamo di fuochi che coinvolgono:
- Quadri elettrici e trasformatori.
- Computer e server.
- Cabine elettriche.
- Elettrodomestici in funzione.
Il rischio principale qui non è solo il fuoco, ma la folgorazione per l’operatore che impugna l’estintore.
Quale estintore usare per l’Ex Classe E?
Bisogna utilizzare agenti estinguenti dielettrici (non conduttori).
- Estintori a CO2: La scelta principe. L’anidride carbonica è un gas inerte e dielettrico. Non sporca, non lascia residui e non danneggia le schede elettroniche.
- Estintori a Polvere: Sono dielettrici e spengono il fuoco, ma la polvere è molto sottile e invasiva. Se usata su un quadro elettrico o in una sala server, la polvere penetrerà ovunque rovinando irrimediabilmente i componenti elettronici non ancora bruciati. Usateli solo se non avete alternative. Cosa evitare: Acqua e Schiuma (a meno che l’estintore a schiuma non abbia superato lo specifico test dielettrico riportato in etichetta, e comunque da usare con cautela a distanza).

Classe F: Incendi da Oli e Grassi di Cottura
Introdotta più recentemente, questa classe è specifica per le cucine professionali e domestiche.
Caratteristiche
La Classe F riguarda incendi che interessano mezzi di cottura come olio da cucina e grassi vegetali o animali (friggitrici, grandi padelle industriali).
Anche se l’olio è liquido (simile alla Classe B), si comporta diversamente:
- Ha una temperatura di autoaccensione molto alta.
- Se si usa un normale estintore a polvere o CO2, spesso non si riesce a raffreddare l’olio a sufficienza, e le fiamme ripartono subito dopo lo spegnimento.
Quale estintore usare per la Classe F?
Mai gettare acqua su una friggitrice in fiamme: l’acqua evapora istantaneamente creando una “palla di fuoco” (fenomeno del boil-over).
- Estintore a Schiuma Chimica (Classe F): Questi estintori contengono agenti specifici (solitamente acetato di potassio) che, a contatto con l’olio bollente, innescano una reazione chimica detta saponificazione. Si forma uno strato di schiuma spessa e saponosa che sigilla i vapori e raffredda l’olio, impedendo la riaccensione.
Tabella Riassuntiva: Scegliere l’estintore in un colpo d’occhio
Per aiutarti a visualizzare meglio, ecco una tabella sintetica che puoi salvare o stampare:
| Classe di Fuoco | Materiali Coinvolti | Estintore Consigliato | Estintore DA EVITARE |
| A | Solidi (Legno, Carta, Gomma) | Polvere, Schiuma, Acqua | CO2 (poco efficace su braci) |
| B | Liquidi (Benzina, Alcol) | Schiuma, Polvere, CO2 | Acqua a getto pieno |
| C | Gas (Metano, GPL) | Polvere | Acqua (usare solo per raffreddare contenitori) |
| D | Metalli (Magnesio, Sodio) | Polvere Speciale (D) | Acqua, Schiuma, Polvere standard |
| Ex E | Apparecchiature Elettriche | CO2 (ideale), Polvere | Acqua, Schiuma (se non dielettrica) |
| F | Oli e Grassi da cucina | Schiuma (Chemical) | Acqua, Polvere, CO2 |

L’importanza della Manutenzione
Avere l’estintore giusto per la classe di fuoco corretta è solo il primo passo. Un estintore non revisionato è utile quanto un soprammobile in caso di emergenza.
La polvere può compattarsi, la pressione del gas può scendere, le valvole possono bloccarsi. Per questo la normativa (UNI 9994-1) impone controlli semestrali rigorosi. Un amministratore di condominio o un titolare d’azienda che ignora queste scadenze non rischia solo multe salate, ma si assume una responsabilità penale in caso di incidente.
Conclusione: La sicurezza non è un gioco
Speriamo che questa guida ti abbia chiarito le idee sulle differenze tra le varie classi di fuoco. Scegliere l’estintore sbagliato in un momento di panico può trasformare un piccolo incidente in una tragedia.
Se gestisci un’azienda, un condominio o un’attività commerciale a Napoli o Caserta, non lasciare la sicurezza al caso. Noi di CR Fire siamo specializzati nell’analisi del rischio: veniamo da te, valutiamo quali materiali sono presenti (Classi A, B, C, ecc.) e installiamo l’estintore perfetto per le tue esigenze, garantendoti anche la manutenzione periodica programmata.
Hai dubbi su quale estintore sia obbligatorio per la tua attività?
Contattaci oggi per una consulenza gratuita!

